Apprezzata e raffinata cucina, pizze gustose, pesce per i palati più esigenti.
È bilancio del ristorante pizzeria Castello di Piazza Libertà 5 a Paderno Franciacorta, gestito dalla famiglia Ferrigno dal 1981. Per gustare il buon pesce di mare non è necessario, dunque, andare alla ricerca di lodi lontani e raffinati. Basta fare un salto in Franciacorta, dove questa famiglia di cuochi veraci e sopraffini ha trovato l’ambiente ideale per dispiegare tutta la propria sapienza culinaria.
Sapori di Franciacorta
Nel “Castello” di Paderno un capitano di lungo corso con lo sfizio della cucina.
Questa settimana la nostra rubrica intraprende una succulenta escursione tra pietanze e preparazioni rigorosamente meridionali, nella quali ci siamo imbattuti in quel di Paderno, per fortuito e fortunato caso.
Qui, nella piazza centrale del paese, indicato da segnaletiche ben evidenti, si trova il ristorante pizzeria “Castello”, gestito da Alfonso Ferrigno da Maiori, rinominata località della costiera amalfitana. Il Signor Ferrigno ha maturato nel settore un’esperienza pluriennale, avendo iniziato fin da giovanissimo a lavorare tra sale e cucine, durante le stagioni estive, per finanziarsi gli studi. Alla fine è riuscito anche a diplomarsi capitano di lungo corso, benchè, una volta conosciuto il brivido della vita di mare, abbia infine preferito accondiscendere alla nostalgia per i fornelli.
Da qui la decisione, correva l’anno 1981, di assumere la gestione del locale di Paderno, per poi raccogliere intorno a sé i parenti, una volta collaudata l’esperienza. Oltre alla moglie Giuseppina (“Pina” per gli amici), sono giunti in aiuto la sorella Trofimena, lo zio Marco Amato, che lo affianca in cucina, il fratello Giuseppe, addetto alle pizze, con le relative spose.
Si è ben presto imposta l’urgenza di allargare il locale, per cui Alfredo ha inglobato nel ristorante una vecchia balera situata sul retro, in cui oggi può ospitare fino a 150 clienti…
…Una cena a base di pesce che non possiamo esimerci dal giudicare sontuosa. Piatti esclusivamente espressi (non è assolutamente facile gustare un risotto alla pescatora confezionato con tale accuratezza), portate presentate con cura, pesce cucinato con premura e sapienza, freschissimo.
Detto questo non sappiamo neppure se sia il caso di illustrare il menù degustato: intanto perché i piatti del giorno sono variabile dipendente dal tipo di pesce che il mercato offre in quel particolare momento (vietato pretendere un’orata, ad esempio; la domanda giusta è: “Cosa c’è di buono in cucina, oggi?”); in secondo luogo perché ci sentiamo di garantire che la sorpresa, al ristorante “Castello”, sarà senz’altro gradita.
Limitiamoci allora a qualche utile indicazione: indispensabile provare l’antipasto della casa, composizione di verdure, frutti di mare, pesce affumicato, salmone e gamberetti, accompagnata da bruschette; altro manicaretto da provare, al momento del dessert, sono le melanzane al cioccolato (sì, melanzane, avete letto bene), preparate da Pina, sorprendenti, in ogni senso; magari in coda anche un sorso di limoncello, niente di meglio per rinfrescare il palato…”